"COME UN RESPIRO" Ferzan Ozpetek
Il fiato sospeso. La bramosia di lettura incalza irrimediabilmente.
Le atmosfere romane s'intersecano con quelle dell'affascinante Istanbul.
La normalità di un pranzo domenicale tra amici diventa straordinarietà di un incontro inaspettato, avvincente, esilarante.
Una sconosciuta si presenta alla porta di un fascinoso palazzo novecentesco del Testaccio, Sergio e Giovanna ne sono irretiti.
Elsa, la donna inaspettata, il volto segnato dal tempo ma cosi elegante nella sua aura mediorientale, conosce bene quell'appartamento.
Spera di potervi ritrovare sua sorella Adele, della quale non ha notizie da cinquant'anni.
Il racconto suggestivo di questa domenica inconsueta s'intervalla al dolore delle epistole che Elsa scrive a sua sorella, raccontando le suggestioni di Istanbul, nella quale era fuggita a bordo dell'Orient Express per nascondervi il loro terribile segreto.
Un segreto alla cui conoscenza si giunge con una tensione emotiva che cresce sensibilmente, con una curiosità che attanaglia.
Un thriller psicologico che richiama a sè, le suadenti sceneggiature di Ozpetek.
In seno alla lettura si stratificano immagini eloquenti e i colori accattivanti della sua Istanbul, il Corno d'Oro, gli odori speziati, lo sciabordio delle acque scintillanti del Bosforo con le "yali", le antiche case ottomane di legno a pelo d'acqua e gli hammam con la loro ambiguità.
a cura di Giusy D'Angella